Il Pdl teramano taglia il cordone ombelicale con Berlusconi

TERAMO – «Rispetterò qualsiasi scelta del presidente Berlusconi ma credo che in questo momento storico ‘spacchettare’ la forza che abbiamo sedimentato sul territorio potrebbe essere un errore». Ha commentato così Gaetano Quagliariello, vicepresidente vicario dei senatori del Popolo della Libertà in Senato, la strada che il centrodestra ha preso verso le primarie del 16 dicembre. Intervenendo a Teramo, nella sala San Carlo del Museo archeologico, nel dibattito "Le primarie e il futuro del centrodestra", con il Governatore Gianni Chiodi e i senatori Tancredi e Piccone, Quagliariello ha anche sostenuto che «una delle poche certezze che c’è in questo momento nel centro destra è che un personaggio così carismatico come Berlusconi non possa rendersi invisibile alle prossime primarie». Proprio le primarie, secondo il capo dei senatori del Pdl, «non è la soluzione dei problemi ma sicuramente uno strumento utile per dibattere, per mettere in fila le idee, suscitare di nuovo quelle passioni e quella mobilitazione di gente, di chi non vuole arrendersi e far segnare la sinistra a porta vuota». Il Governatore Chiodi ha parlato invece di «occasione per elaborare i contenuti della nostra politica, che ci permetta di rischiare e di usare coraggio nelle scelte e nel dialogo con i nostri elettori: dobbiamo avere il coraggio di dire loro la verità, che i bei tempi passati non torneranno più, ma soprattutto che si dovranno impegnare in una ‘rivoluzione’ liberista e sussidiaria, dove conteranno tantissimo gli uomini che proporremo». Il dibattito è stata anche occasione per Tancredi di elogiare il lavoro svolto in provincia di Teramo, dove «presuntuosamente ritengo che il dato regionale di gradimento del Pdl espresso dai sondaggi (il 23%, 8 punti in più della media nazionale), ci possa stare un pò stretto». Il senatore teramano ha ricordato il lavoro fatto per costruire una classe dirigente valida, che ha complessivamente lavorato bene e sicuramente meglio degli altri». In apertura di lavori il sindaco Brucchi ha voluto offrire il proprio contributo al lavoro delle primarie, "chiamandosi fuori" dalla corsa per alcune candidature: «Lo dico e lo ribadisco che non sono disponibile per una candidatura al Parlamento o al Senato – ha detto il primo cittadino -, ma lo sono per guidare ancora il Comune di Teramo».